cedro-i-denti-di-eva

I denti di Eva

Mani nodose che accarezzano i frutti della terra.
Riti antichi come pochi, che regalano a un luogo già quasi sacro un’aura di elevazione spirituale che ti riduce al silenzio e al rispetto.

Tra le fronde e l’erba della campagna, un uomo anziano dagli occhi saggi raccoglie agrumi dagli alberi. Ogni gesto è calcolato, misurato, ogni frutto una scelta specifica e calibrata, non c’è spazio per l’errore o per il caso. I profumi e i suoni della natura si uniscono a creare il sottofondo perfetto per un’esperienza impossibile da riprodurre in altri contesti. Sembra quasi di sentire le fatidiche parole riverberare sulle foglie:

“Il primo giorno prenderete frutti degli alberi migliori: rami di palma, rami con dense foglie e salici di torrente e gioirete davanti al Signore vostro Dio per sette giorni.” (Lev. 23; 40-40)

Secondo la tradizione ebraica infatti, tra le cinque piante scelte per Sukkot la più bella è proprio il cedro che cresce nelle nostre terre. Ecco perché, nell’agosto del 2016, Berel Lazar (ברל לזר) è arrivato a Santa Maria del Cedro per selezionare i cedri per Sukkot – una delle feste più importanti del calendario religioso ebraico, ricordo del pellegrinaggio degli ebrei verso la Terra promessa.

Attualmente Rabbino Capo della Russia, è proprio lui che con la sua saggezza e pazienza sceglie uno per uno i frutti della festa. Il cedro, del resto, ha un ruolo non indifferente nella tradizione ebraica: secondo il Talmud di Babilonia infatti, il frutto proibito dell’Albero della conoscenza era proprio un Etrog (אֶתְרוֹג), ovvero il suddetto agrume – tant’è che i bozzi sulla sua buccia sono considerati i segni dei denti di Eva.

Ecco come il frutto che ha fatto allontanare Adamo ed Eva dal giardino riporta il popolo eletto nel paradiso terrestre dell’Alto Tirreno Cosentino, a festeggiare la libertà e l’unione.

Contattaci su WhatsApp
1
Per qualsiasi richiesta o per richiedere un preventivo personalizzato non esitare a contattarci...